1. biografia

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Messaggioda amministratore_1 » 24/04/2013, 10:36

Fabio VIDALI
Trieste 1931 - 2010

A quattro anni fu avviato allo studio del pianoforte, proseguendo quindi con L. Gante e con N. Scotti. Per la composizione ha avuto quali maestri A. Illesberg, N. Possa e A. Ghislanzoni, ma determinante per lui è stata la lezione di rigore venutagli da I. Pizzetti. Per approfondire le esigenze della vocalità ha preso lezioni di canto da P. Dacewa. Contemporaneamente portava avanti gli studi classici ed universitari (Lettere antiche con i corsi universitari di storia della musica di V. Levi).
Giovanissimo, si è prodotto in numerosi recitals pianistici in Italia e all’estero. Dotato di forti capacità organizzative e conferenziere dalla parlata lucida e fluente, è stato tra i fondatori e dirigenti di molti sodalizi musicali triestini: Camerate Musicali, Centro universitario musicale (del quale nel 1951 inaugurò con una conferenza una serie concertistica su Chopin); Società artistico-letteraria SAL, Associazione amici della lirica. La sezione musicale del CCA l’ha visto impegnato nella direzione per più di vent’anni, prima quale collaboratore di Viozzi e poi in prima persona. È stato pure direttore artistico dei “Venerdì musicali italiani”. Per questo il suo nome è legato alla programmazione di tanti concerti nella sala del Ridotto (ma anche in sedi nazionali); di innumerevoli conferenze; all’impegno del saggista, del critico musicale (testate triestine e nazionali) ed a svariati interventi dai microfoni della RAI come ideatore e conduttore di trasmissioni musicali. Un capitolo a parte è dato dalla sua attività direttoriale in Italia e fuori, punteggiata da registrazioni discografiche e radiofoniche con l’Orchestra triestina da camera, da lui fondata nel 1963.
La sua vasta produzione, dopo una partenza nell’ambito del linguaggio neoromantico ravvivato dal canto popolare, con un onorato riconoscimento nel Premio Bartok, dove fu lodato in particolare l’intelligente uso del materiale folkloristico di origine balcanica, si è accostata, a partire dalla suite L’Invenzione del Fuoco per orch. (Premio Regina Elisabetta ’66), alla dodecafonia dalla quale ricavò un personale criterio di serialità, presente nelle situazioni più diverse, sia nel tragico che nel comico-farsesco, quest’ultimo predominante fino al 1986. Al comico-farsesco è collegata l’opera La Manna (Trieste, Verdi 19.11.1976) dove il linguaggio musicale fa largo uso di sovrapposizioni tonali con comparse di figure modellate su serie di intervalli. Le sonorità fortemente dissonanti e l’abbondanza del materiale sonoro conferiscono all’insieme una certa aggressività.
Con il Canticum Baptismi per Soprano e organo (1987) la serialità ingloba il modalismo gregoriano in un ritrovato gusto per la cantabilità e l’espressione elegiaca, senza rinunciare al ruolo portante del ritmo balcanico. L’ultima produzione del Vidali è segnata dal sopravvento della spiritualità e della religiosità, concepite come serena gioia e ricerca dell’equilibrio al di là delle contingenti mode.
Riconoscimenti alla sua arte gli sono venuti dal Premio Viotti, dal Premio Città di Treviso “G. Fr. Malipiero”, dal Prix N. Obouhov. Ricordiamo infine il caloroso successo che il suo Concerto del Timavo per arpa e orchestra in tre tempi (Assorto-Largo-Assai Mosso) ha avuto a Salonicco (maggio 1989). In una struttura musicale ciclica, dove il materiale dell’inizio è sottoposto ad un processo di continue variazioni, sia liriche, sia rudimenti danzanti, è descritto tutto il percorso del sotterraneo fiume carsico.
Nel campo della musicologia, oltre ad alcuni lucidi saggi su diversi compositori, resta fondamentale per precisione di visione La Musica a Trieste dall’Epoca Romana ai Nostri Giorni, in “Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia”. Ha dimostrato altresì di essere dotato di vena poetica, scrivendo per sé testi di Lieder, del libretto La Manna, e di quello de La Ballata di John lee. Ha curato pure la versione ritmica per il Lesbo Show (da Saffo) e l’unica versione ritmica italiana dal ceko dell’opera Russalka di Kvapil - Dvorak (Trieste 1985).
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