1. biografia

1. biografia

Messaggioda amministratore_1 » 11/01/2014, 11:30

Harry PARTCH
http://www.harrypartch.com
http://en.wikipedia.org/wiki/Harry_Partch
http://www.ilcorrieremusicale.it/2012/06/24/il favoloso mondo di harry partch
Oakland (USA), 1901 - San Diego (USA), 1974

Formazione e studi: autodidatta per la composizione, è una delle personalità più individualiste e originali del Novecento.
Concorsi:
Impegni artistici e commissioni:
Attività creativa: la sua opera è centrale nello sviluppo della musica contemporanea, in particolare è molto rilevante per l'evoluzione della produzione timbrica del suono la sua attività di inventore e adattatore di strumenti musicali, creati utilizzando anche materie naturali.
Harry Partch è noto infatti per i singolarissimi strumenti musicali da lui inventati, con i quali costituì una vera e propria orchestra, e per le sue teorie sulla suddivisione microtonale della scala (raccolte nel volume Genesis of a Music, 1947), con le quali rigettava completamente il temperamento equabile, a favore di un sistema nel quale l’ottava veniva suddivisa in 43 intervalli. Partch è stato – assieme a pochissimi altri pionieri, tutti della West Coast, come Henry Cowell e Lou Harrison, e successivamente lo stesso Cage – uno dei primi artisti a volgere il proprio sguardo di irrequieto e instancabile ricercatore al di là del Pacifico, verso l’Oriente. La sua musica, se giudicata esclusivamente da un punto di vista eurocentrico, può apparire totalmente priva di senso, ed è proprio il recente e crescente interesse per la cosiddetta ‘World Music’, assieme allo svilupparsi di correnti musicali come il minimalismo, ad avere contribuito alla progressiva riscoperta e a un rinnovato apprezzamento della musica di Partch.

Attività critica, didattica e di studio: la sua musica è orgogliosamente marginale, e questo è dovuto sia all’intuibile scetticismo e riprovazione da parte dell’establishment musicale di matrice accademica, sia all’oggettiva difficoltà di eseguirla, connaturata com’è agli strumenti (oltretutto di difficile trasporto) da lui concepiti, che richiedono un training lungo e complesso da parte degli aspiranti esecutori.

Aforismi e poetiche: Partch è un compositore oggetto, negli Stati Uniti, di un culto quasi esoterico, legato anche alla sua vita leggendaria. Infatti, alcuni anni prima dell’emergere della beat generation, Partch visse letteralmente on the road (anzi, come disse lui stesso, «a cavallo delle rotaie»), conducendo la vita vagabonda e clandestina dell’hobo, ai margini di una società di cui non condivideva i valori, per poi stabilirsi a Sausalito, in un cantiere navale della seconda guerra mondiale abbandonato e da lui abusivamente occupato, dove visse e lavorò per anni impegnato nella costruzione dei suoi originalissimi strumenti, raccogliendo attorno a sé una vera e propria comunità di fedeli ed entusiasti collaboratori.

Catalogo opere
(editori: )
Interviste
Foto

English translation:

Training and education: was an American composer, music theorist, and creator of musical instruments. Encouraged by his mother, Partch learned several instruments at a young age. By fourteen, he was composing, and in particular took to setting dramatic situations. He dropped out of the University of Southern California's School of Music in 1922 over dissatisfaction with the quality of his teachers.
Competitions:
Engagements and commissions:

Creative activity: he was one of the first 20th-century composers in the West to work systematically with microtonal scales. He built custom-made instruments in these tunings on which to play his compositions, and described his theory and practice in his book Genesis of a Music (1947).
Partch composed using scales of unequal intervals in just intonation, derived from the natural Harmonic series; these scales allowed for more tones of smaller intervals than in the standard Western tuning, which uses twelve equal intervals to the octave. Partch divided the octave into 43 unequal tones. To play this music, he built a large number of unique instruments, with names such as the Chromelodeon, the Quadrangularis Reversum, and the Zymo-Xyl. Partch focused on ideals of monophony and corporeality, in contrast to the abstract, polyphonic music prevalent at the time. His earliest compositions were small-scale pieces to be intoned to instrumental backing; his later works were large-scale, integrated theater productions in which he expected each of the performers to sing, dance, speak, and play instruments. Ancient Greek theatre and Japanese Noh and kabuki heavily influenced his music theatre.
He took to self-study in San Francisco's libraries, where he discovered Hermann von Helmholtz's Sensations of Tone, which convinced him to devote himself to music based on scales tuned in just intonation. In 1930, he destroyed all his previous compositions in a rejection of the European concert tradition. Partch frequently moved around the US. Early in his career, he was a transient worker, and sometimes a hobo; later he depended on grants, university appointments, and record sales to support himself. In 1970, supporters created the Harry Partch Foundation to administer Partch's music and instruments.

Critical activity, teaching and study:
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