1. biografia

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Messaggioda amministratore_1 » 24/04/2013, 10:24

Luciano SIMONI
Bologna 1932 – Bologna 2010

Figura singolare quella di Luciano Simoni: compositore, ma anche ingegnere e scienziato, professore ordinario presso l'Università di Bologna, con alle spalle più di trent'anni di insegnamento, così Marco Iannelli inizia la sua presentazione del cd contenente il Concerto dell'Europa e altre composizioni di Simoni. Il fatto di essere professore universitario, e di materia così apparentemente lontana dalla musica, rende il caso di Simoni molto particolare. Lo si può avvicinare forse soltanto a quello del grande musicista russo Alexander Borodin, medico e biochimico, professore all'Accademia di Mosca. Borodin, come è noto, si qualificava compositore della domenica, e così è stato per Simoni almeno fino al 1975, quando il premio riportato nell'ultima Rassegna Sinfonica della Cassa Nazionale Musicisti lo portò inaspettatamente alla ribalta del mondo musicale.
Come compositore, Luciano Simoni è cresciuto alla scuola del noto musicista marchigiano Lino Liviabella, allievo di Respighi, insegnante di composizione e poi direttore del Conservatorio di Bologna. Sotto la guida di Liviabella, Simoni studiò Armonia, Strumentazione e Contrappunto negli anni ‘50. Nello stesso periodo frequentò i corsi della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna, laureandosi a pieni voti in Ingegneria Elettrotecnica nel luglio 1959. Nel medesimo anno 1959 si è sposato con Franca Parmeggiani, dalla quale ha avuto tre figli, Francesco, 1960, Giovanni, 1964, e Paolo, 1966. Subito dopo la laurea cominciò la sua attività universitaria presso la Facoltà di Ingegneria di Bologna con una importante attività di ricerca nel settore dei materiali isolanti elettrici, con particolare riferimento alla degradazione dei materiali polimerici e alla loro aspettativa di vita. Libero docente nel 1969, ottenne la cattedra nel 1975.
Nei primi anni dopo la laurea aveva continuato una attività compositiva abbastanza intensa: negli anni 1960-61 compose la sua Prima Sinfonia per grande orchestra, nel 1962 un Gloria per soprano, coro e orchestra (che sarebbe poi diventata la seconda parte della Missa solemnis) e negli anni 1963-64 abbozzò una seconda Sinfonia, che però non completò a causa dell'intenso contemporaneo lavoro didattico e scientifico e degli impegni familiari. Dopo la morte di Liviabella, avvenuta nel 1964, la sua attività si ridusse notevolmente. Tuttavia, insieme a piccoli pezzi pianistici per i figli e a opere minori, negli anni 1968-75 compose altre due parti della Missa solemnis, Sanctus e Credo. Quest'ultimo lavoro lo impegnò nei pochi giorni liberi per parecchi anni: dal 1970 al ‘75, gli stessi anni in cui più intenso era il lavoro scientifico che lo avrebbe portato alla cattedra universitaria.
L'attività di Simoni compositore rimase in tutto questo tempo del tutto sconosciuta, persino ai colleghi a lui più vicini, fino a che nel 1975, a seguito di un avviso apparso sul quotidiano locale, egli decise di inviare la sua Prima Sinfonia, scritta quindici anni prima, all'ultima Rassegna Sinfonica promossa dalla Cassa Nazionale Musicisti. Significativo il motto scelto: Vox clamans in deserto, a marcare l'estraneità con il tipo di musica imperante in quel periodo. Inaspettatamente, compositore a tutti ignoto, riportò il prestigioso unico Premio con la motivazione: la Commissione ha riconosciuto nella Sinfonia poeticità, gusto, incisività ritmica, orchestrazione efficiente. Questo fatto cambiò completamente la vita di Luciano Simoni che da quel momento si dedicò alla composizione musicale con rinnovata lena.
Le musiche di Simoni incominciarono ad essere eseguite pubblicamente, dapprima nell'ambito universitario, a partire dalle musiche cameristiche, la maggior parte delle quali aveva giaciuto per anni nei suoi cassetti. Negli anni che seguirono Simoni unì una importante attività universitaria, che lo vide presentare le sue teorie sull'invecchiamento dei materiali in prestigiosi ambiti internazionali, dall'Europa agli Stati Uniti al Giappone, ad una intensissima attività come compositore, nella quale egli agiva anche come editore e promotore delle proprie opere. Spesso la sua musica veniva eseguita in concerti in suo onore in occasione di importanti Congressi scientifici internazionali (come avvenne per il II Quartetto per archi eseguito a Tokyo o per le Sonate per pianoforte a Praga). Inoltre, l'emarginazione a cui in quegli anni erano condannati i compositori che non avevano completamente recise le radici con la tradizione, lo stimolarono ad una impegnativa battaglia a favore di un pluralismo che rendesse giustizia a tutti. Ciò gli procurò la stima e l'amicizia di parecchi compositori non appartenenti alle correnti più radicali, da Sandro Fuga a Giulio Viozzi, da Vieri Tosatti a Mario Zafred. Quest'ultimo, Presidente dell'antico e glorioso Sindacato Nazionale Musicisti, lo volle rappresentante dei musicisti nel Consiglio di Amministrazione del Teatro Comunale di Bologna, a cui Simoni appartenne dal 1983 al 1988 e successivamente dal 1993 al 1997. Ciò gli permise di entrare in contatto col mondo musicale ufficiale, molto diverso da quello universitario da cui proveniva, così lontano dai tradizionali centri di diffusione della musica. Così, con l'aiuto della Provvidenza, come Simoni, uomo di forte fede cristiana, ama sottolineare, si ebbero molte importanti esecuzioni delle sue opere. Soprattutto è da ricordare l'imponente esecuzione della Missa solemnis (scritta in gran parte negli anni oscuri) da parte dei complessi del Teatro Comunale di Bologna nel 1988, in occasione del IX Centenario dell'Ateneo bolognese, una esecuzione che riportò un successo trionfale. La Missa fu successivamente eseguita in Polonia nel 1991 con altrettanto successo di pubblico e di critica. Essa è dedicata al Papa Giovanni Paolo II a cui il compositore ha consegnato personalmente nel 1998 copia della partitura e del CD contenente l'esecuzione polacca.
Fra le molte esecuzioni di musica sinfonica e cameristica di Simoni non si possono tacere il concerto inaugurale della stagione sinfonica del Teatro Comunale di Bologna nel 1997 con la Cantata Hymni e la prima esecuzione, avvenuta nella Cattedrale di Bologna il 29 dicembre 2000 da parte dell'orchestra A. Toscanini, della Missa Festa dedicata al Card. Giacomo Biffi nel 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Grande successo e partecipazione del pubblico, come sempre avviene per tutte le esecuzioni sinfoniche e cameristiche di musiche di Simoni.
Il 26 gennaio 2002 si è tenuto al Teatro Comunale di Bologna un concerto straordinario dedicato all'Unione Europea nel quale è stato eseguito il Concerto dell'Europa con grande partecipazione e successo di pubblico.
Il 16 settembre 2005 a Târgu-Mures in Romania, in un grande concerto dedicato alla memoria di Giovanni Paolo II, sono stati eseguiti il Magnificat e il Requiem della Misericordia riportando un enorme successo sia di pubblico che di critica.
Il successo di questo concerto ha indotto gli organizzatori a nuove "serate d'autore", come quella del 7 settembre 2006 con un concerto in cui sono state presentate in prima assoluta la Quinta Sinfonia e la cantata Our Lady of Heavens; il 29 giugno 2007 con una nuova esecuzione della Missa Solemnis, il 25 settembre 2008 con la prima del Concerto per violoncello ed una nuova esecuzione di quella Prima Sinfonia premiata nel 1975, che aveva aperto a Simoni le porte della notorietà. Tutti i concerti sono stati eseguiti dalla Filarmonica di Târgu-Mures diretta da Romeo Rimbu. Il direttore della Filarmonica di Târgu-Mures, Vasile Cazan, ha scritto dopo l'esecuzione della Missa Solemnis: è un grande privilegio per me essere amico di una personalità di tale calibro dei nostri tempi. Io colloco la tua Missa fra i capolavori del genere sinfonico-vocale del XX ed inizio XXI secolo".
Anche a Bologna il compositore è stato celebrato nel settembre 2006 con una serata d'autore Omaggio a Simoni e nel 2007 e nel 2008 con concerti dell'orchestra dell'Ensemble Respighi che hanno ottenuto trionfali successi.
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