Doina ROTARU
Blvd.
75576 Bucharest, Romania
tf/cell:
mail: doinita_rotaru@yahoo.com
http://www.freewebs.com/doinarotaru/
luogo e data di nascita: Bucharest (Romania), 14 dicembre 1951
Formazione e studi: nel 1975 si diploma presso il dipartimento di composizione del Bucharest Conservatory, sotto la guida di Tiberiu Olah.
Concorsi: si è aggiudicata numerosi premi:
• Premio Accademia rumena (1986);
• Autori Premi Unione della Romania (1981, 1990, 1992, 1994, 1997, 2001, 2004, 2007)
• Primo Premio al Concorso Internazionale " Gedok - Mannheim " (1994).
Impegni artistici e commissioni: alcune sue opere sono state commissionate dalla Radio rumena, Radio France, Radio Graz, Ministero della Cultura di Francia, Suntory Hall di Tokyo e da festivals in Francia, Germania, Inghilterra, Austria, Paesi Bassi, Svezia, Giappone. Le sue opere sono inoltre eseguite in Europa, Australia, Canada, Cina, Giappone, Hong Kong, Taiwan e Sud America.
Attività creativa: autore di oltre 25 opere sinfoniche - tra cui tre sinfonie e 11 concerti - e più di 70 opere da camera, strumentale e corale.
Attività critica, didattica e di studio: insegna composizione presso l'Università Nazionale di Musica di Bucarest. E’ frequentemente invitata stata invitata a tenere conferenze sulla musica in Inghilterra, Francia, Islanda, Paesi Bassi e Giappone.
Aforismi e poetiche: “La mia opera più importante venne alla luce nel 1981: è mia figlia Diana.”
Catalogo opere: i suoi lavori sono pubblicati daMusical Publishing House (Editura Muzicala) in Bucharest, Leduc and H.Lemoine, Paris. Si trovano sue musiche in oltre 11 CD, prodotti di Maguelone e Musica Nova in Francia, MPS in Inghilterra, Germania Sonoto, Music Publishing, ed Editore Electrecord rumeno Radio Company.
Interviste:
Alberto MORETTO, Il compositore. Nostalgia di un sogno – La musica di Doina Rotaru,
“Il canto struggente di un mondo a molti sconosciuto, un rapimento onirico tra le vie di Bucharest, l’esoterico mescolarsi di strutture dall’imponente valore simbolico: questi i magici ingredienti che, uniti ad un talento fuori dal comune, hanno fatto il successo di Doina Rotaru. Un nome, quello della grande compositrice di Bucharest, che avrebbe segnato quasi profeticamente la sua impalpabile arte. Doina sono infatti i tragici canti del folklore rumeno, vividamente appassionati e colmi di quell’inspiegabile ed ineffabile dolore che è la vita. Nata nel 1951, Doina Rotaru è ampiamente riconosciuta come la voce che si staglia in opposizione all’odierna decadenza musicale, motivo di riscatto artistico per una nazione che da troppo tempo si era chiusa in se stessa. È un ethos puramente rumeno quello che scaturisce dalle sue composizioni, così simili a canti primordiali, intrise di una spiritualità espressiva che ricorda l’era dorata dell’estremo oriente. In quasi quarant’anni di carriera, hanno preso vita dalla sua penna composizioni di estraniante bellezza, per ogni tipo di organico (dall’orchestra sinfonica, al coro polifonico, allo strumento solo), onorate da rappresentazioni in ogni parte del mondo ad opera dei più rinomati interpreti e da numerosi riconoscimenti da parte di illustri istituzioni. I suoi principi stilistici si basano in particolar modo su funzioni e valori simbolici, come i numeri sacri e le forme circolari e spiraliche delle tradizioni orientali, ponendo il simbolo al centro della sintassi compositiva dei suoi lavori, fondamenta di un’espressività strutturale senza paragoni. La presenza di microtoni, abbellimenti, sovratoni, glissandi e, naturalmente, dell’eterofonia, riporta inoltre i suoi lavori in un’atmosfera sospesa, familiare a chi, per i vicoli di Bucharest, ha condotto i primi passi. La musica, linguaggio universale, diventa nelle mani di Doina Rotaru motivo per recuperare quelle emozioni remote che ancora aleggiano nella nostra memoria di inconsci ospiti del mondo, richiamando all’attenzione lo stupore per il dettaglio, per il suono nostalgico e sognante di un flauto solitario, come accade in Mythia, una delle sue opere più pregevoli. Nonostante ciò, però, la compositrice non ha dubbi, e alla domanda di quale tra i suoi lavori sia a lei più caro, con grande umiltà risponde: “La mia opera più importante venne alla luce nel 1981, è mia figlia Diana”.
English translation:
Training and education: studied with Tiberiu Olah at the Bucharest Conservatory in Bucharest from 1970-1975. In 1991, she continued her studies with Theo Loevendie in Amsterdam.
Competitions:
Engagements and commissions: her music has been commissioned and performed internationally in Europe, Asia and the Americas.
Creative activity: Her works are published by the Musical Publishing House (Editura Muzicala) in Bucharest , Leduc and H.Lemoine, Paris.
Critical activity, teaching and study: in 1991 she also took a position as a professor at the National University of Music, and has served several times as a guest lecturer in Darmstadt and the Gaudeamus Composers Workshop in Amsterdam. She is a member of the Romanian Composers Union. In 1986, Rotaru published an article with Liviu Comes on the counterpoint techniques of Johann Sebastian Bach and Giovanni Pierluigi da Palestrina in Editura Muzicala.
Aphorisms and poetry: "My most important work came to light in 1981: Diana as my daughter."
Interviews: notes Alberto Moretto above in place the Italian poetic and musical personality of Rotaru in its cultural dimension in Bucharest that the name already (Doina are tragic Romanian Songs) seems to reiterate an atavistic musicality. The search Rotaru with his work to give a new impetus to contemporary music Romanian and uses formal and structural means such as the sacred numbers, shapes, circles, spirals that often come from the Eastern traditions. Even the sound research is not limited to normal use of the tools, but they research, experimenting with new sounds, highlighting microtones, embellishments, overtones, glissandi and heterophony. The result is like a dream, as reasons that retrieve the memory (see: Mythia).
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