1. biografia

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Messaggioda amministratore_1 » 14/01/2014, 15:31

Terry RILEY
PO BOX 955
North San Juan CA 95960, USA
tf/cell:
mail: srimoonshinemusic@gmail.com
http://terryriley.net/
luogo e data di nascita: Colfax, 24 giugno 1935

È considerato uno dei maggiori rappresentanti della musica minimalista assieme a Steve Reich, Philip Glass, e La Monte Young. Grazie ad opere quali In C egli propose un modello compositivo che venne successivamente seguito da tutti gli altri musicisti minimalisti e da numerose formazioni di musica popolare. Prima degli anni Sessanta, Riley studiò al San Francisco State College ed all'Università di Berkeley, dove conobbe La Monte Young. Nello stesso periodo studiò pianoforte con Duane Hampton, Adolf Baller, Vladimir Brenner e composizione con Robert Erickson, William Denny, e Seymour Shifrin.
Durante la prima metà degli anni Sessanta, viaggiò in Europa lavorando assieme ad altri strumentisti di musica leggera e jazz, ed entrando, nel 1961, a far parte della compagnia di danza di Ann Halprin, dove maturò un proprio linguaggio musicale.
Alcune delle sue prime opere vennero composte nella prima metà degli anni Sessanta, e includono I Can't Stop, No, Mescalina Mix, e la serie intitolata Keyboard Studies, tutti brani risalenti al 1963. Durante l'anno successivo compose In C che, oltre ad ottenere l'apprezzamento da parte della critica, venne considerata la prima opera di musica minimalista "ripetitiva". Altre opere degne di nota realizzate da Riley negli anni Sessanta includono Poppy Nogood and the Phantom Band e A Rainbow in Curved Air, entrambe raccolte nel disco A Rainbow in Curved Air del 1969, che contribuì ad aumentare la sua notorietà ad un pubblico più vasto. Nel 1970 divenne allievo di Pandit Pran Nath, studiò i raga indiani, e divenne professore di musica presso il Mills College di Oakland, in California. Dal 1967 al 1977 Ha insegnato e tenuto conferenze all'Accademia reale svedese di musica a Stoccolma, all'Università di New York, all'Institute of Music di Cleveland, alla Vallwkilde Summer Music School in Danimarca, alla biennale di Venezia, a Tokyo, e Kyoto.
Ispirata alla filosofia zen, ai raga indiani, ed ai gamelan balinesi, la musica di Riley è generalmente costruita su ritmi regolari ai quali si aggiungono giri melodici ed armonici improvvisati che si sovrappongono. Per realizzarla, Riley ha spesso adoperato, durante gli anni Sessanta e Settanta, una strumentazione composta da un organo elettronico a doppia tastiera ed un registratore a nastro a bassa velocità di scorrimento, che permette ai suoni riprodotti dallo strumento di venire di volta in volta sovrapposti. Questa tecnica è stata definita "tape delay". L'organo viene generalmente accompagnato da strumenti musicali occidentali e indiani (quali il sitar e la tabla), che, nell'insieme, contribuiscono a rendere le sue composizioni ipnotiche. A partire dalla prima metà degli anni Settanta, le composizioni di Riley saranno sempre più oggetto all'influenza della musica indiana, fattore che contribuirà a renderle più meditative ed estatiche.
A differenza del minimalismo accademico di Reich e Glass, quello di Riley è sempre stato meno "rigido" e più vicino in spirito alla musica pop.
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