1. biografia

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Messaggioda Amministratore » 12/02/2013, 16:49

Mario PAGOTTO
via Monte Civetta 106
30027 San Donà di Piave (Ve), Italia
cell 328 1561552
mail: mapago@alice.it
www:
luogo e data di nascita: San Donà Di Piave, 1966


Mario Pagotto e le molteplici vie del post-modernismo
Dopo la caduta dei divieti musicali dei decenni precedenti, per merito storico dei neoromantici negli anni ottanta, e superata definitivamente, con il crollo del muro di Berlino, la contrapposizione estetico-ideologica tra un linguaggio comunicativo, attento al pubblico, e un linguaggio impegnato, che chiedeva sacrificio di comprensione, chi ha iniziato a comporre negli anni novanta, come Mario Pagotto, ha potuto cercare con naturalezza la propria strada espressiva all’interno di uno spettro culturale assolutamente diversificato. La produzione del compositore veneto presenta ora una variegata gamma di tinte e stilemi spesso desunti da esperienze chiaramente individuabili ma dalle quali è stato espulso qualsiasi tipo di coinvolgimento: dalla tensione ritmica strawinskyana a procedimenti di derivazione minimalista, dal primo novecento francese alla popular musica. Tutto è poi reinventato secondo una rigida disciplina costruttiva, di impronta donatoniana. Ed è proprio questo rigore a permettere semplicità e immediatezza.
Paola Maurizi, dal libretto del cd Dove dimora la luce

Laureato in musicologia con tesi su Igor Stravinskij, è diplomato in Musica corale e Direzione del coro, quindi in Composizione con Alessandro Solbiati. Si è perfezionato presso l’Accademia Chigiana di Siena e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Franco Donatoni. Affermatosi in concorsi nazionali ed internazionali di composizione, ottiene numerose esecuzioni da importanti associazioni concertistiche in città italiane (Venezia, Milano, Roma, Torino, Trieste, Firenze, Napoli) ed estere (Vienna, Praga, Bordeaux, Lyon, Maastricht, New York, Boston, Baltimora) ed inserite in importanti festival (Biennale di Trieste, Sonopolis di Venezia, Festival Internazionale di Venezia della Pietà, Soliste de l’atelier instrumental du XXe Siécle, Chromas Trieste Prima, Torino Rive Gauche, Festival di Musica contemporanea di Pechino) e radiodiffuse da RAI Radio 3 e RaiSat. Nel 2001, dalla collaborazione con il poeta Marco Marangoni, nascono due melologhi: Dove dimora la luce e Variazioni ed interludi su Pan. Nel 2002 il suo esordio in ambito teatrale è con l’opera Musica per una passione, su testo di Paolo Ruffilli e regia di Agnese Sartori, presso il Teatro dell’Aquila di Fermo.
Si dedica alla direzione di complessi cameristici e vocali, finalizzando la sua attività alla diffusione della musica del nostro tempo. È docente di composizione presso il Conservatorio Statale di musica A. Steffani di Castelfranco Veneto (TV) e direttore artistico presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro.
Hanno scritto di Mario Pagotto: Marco Maria Tosolini su MusicAttuale 1994, Enrico Blatti su I Fiati 1997, Fabrizio Paoletti su I Fiati 1999, Corrado Rojaz Viaggio nello spazio sonoro contemporaneo 2001, Paola Maurizi, Velut Luna 2002, Simone Bardazzi su Audiphile 2003 Michele Dominici, su Suono 2003, Myriam Scotto Di Santolo su Monografie 2002, Angelo Foletto su Repubblica, Enrico Girardi su Il Corriere della Sera.
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