1. biografia

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Messaggioda amministratore_1 » 11/01/2014, 16:08

Ildebrando PIZZETTI
http://it.wikipedia.org/wiki/Ildebrando_Pizzetti
Parma, 1880 – Roma, 1968

Pizzetti fece parte della cosiddetta "generazione dell'80", assieme a Franco Alfano, Ottorino Respighi, Alfredo Casella e Gian Francesco Malipiero. Le sue opere ebbero grandissima influenza sull'attività creativa e sulla cultura musicale italiana della prima metà del XX secolo e contribuirono notevolmente a dare un nuovo orientamento alla musica di quel periodo.
Studiò a Parma sotto la guida di Giovanni Tebaldini; insegnò al Conservatorio di Firenze, di cui fu direttore dal 1917 al 1923. Nel 1924 divenne direttore del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, mentre nel 1936 divenne docente del corso di alto perfezionamento in composizione presso l'Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma. Insegnante molto apprezzato e richiesto (collaboratore dell'Enciclopedia e dell'Istituto Treccani, particolarmente attivo nei processi di riforma delle istituzioni scolastiche musicali), fra i suoi allievi – anche solo temporanei – si ricordano i compositori Giulia Recli, Mario Castelnuovo-Tedesco, Virgilio Mortari, Guido Farina, Gianandrea Gavazzeni, Nino Rota, Franco Donatoni.
Firmatario del Manifesto degli intellettuali fascisti nel 1925, nel 1939 fu nominato Accademico d'Italia.
La sua drammaturgia musicale si allontana con evidenza dal melodramma "tradizionale", segnatamente da quello verista, mantenendo a un tempo incondizionata ammirazione per il teatro di Giuseppe Verdi. Pizzetti introdusse infatti, un nuovo linguaggio drammatico nel quale la musica e la parola si compenetravano sino a divenire una sola cosa.
Il culto della vocalità viene trasferito anche nella produzione strumentale, specificamente nei suoi due quartetti per archi, nei due trii per pianoforte e archi, e nellasonata per violino e pianoforte.
L'elenco delle sue composizioni comprende numerosi concerti come il Concerto dell'estate, i vari Concerti per strumento solista ed orchestra (arpa, violino,violoncello), i Canti della stagione alta, per pianoforte e orchestra, la Messa di requiem, e le opere teatrali in cui la sua personalità artistica trovò maggiore espressione.
Musicò, tra l'altro, La nave, Fedra e La figlia di Jorio di Gabriele D'Annunzio, e compose Fra' Gherardo, Lo straniero, Orseolo, Assassinio nella cattedrale (da Eliot) e Clitennestra, l'ultima sua opera. Giovanni Pastrone lo incaricò di comporre le musiche del primo kolossal cinematografico, Cabiria, per il quale compose la Sinfonia del Fuoco, lasciando il resto dell'opera a Manlio Mazza.
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